Questo "Tressette a perdere" viene giocato solitamente in cinque persone ed usa, come da tradizione, carte napoletane, 40 carte con: Denari, Spade, Bastoni e Coppe. Per ogni seme il valore delle carte è decrescente secondo questo ordine: 3 , 2, 1, 10, 9, 8, 7, 6, 5, 4.
Nel Tressette a perdere il valore delle carte, ai fini del punteggio, è il seguente:
Asso: 1 punto
3, 2, 10, 9, 8: 1/3 di punto
L'asso di bastoni è il Verello, una carta speciale che vale 11 punti.
Il totale del punti deve essere 21.
Le regole
Il Mazziere è il giocatore che distribuisce le carte, 8 carte a ogni giocatore. Ad ogni mano il turno passa al giocatore di destra.
Il giocatore alla destra del mazziere inizia la prima mano giocando una carta che determina il seme "che comanda".
Gli altri giocatori devono rispondere con una carta dello stesso seme, se ne hanno. Se un giocatore non ha carte di quel seme, si dichiara orgogliosamente dicendo "sto piombo" al quel seme e può giocarne qualunque altra. La carta di più alto valore del seme "che comanda" fa la presa e chi l'ha giocata inizierà la mano successiva.
N.B. Al primo giro non si può aprire il gioco con i bastoni, non può essere gettato l'Asso di Bastoni nè qualunque altra carte di bastoni.
Il primo che arriva a 51 punti perde ed esce dal gioco. I quattro giocatori rimanenti continuano a giocare altri mani, con 10 carte a testa, finché un altro giocatore non perde superando 51 punti. A questo punto i tre che rimangono giocano ancora levando una carta a caso, che contribuirà alla fine della mano ai punti del giocatore che farà "
Il Calcolo dei punti: il grande mistero della Reta…
Il giocatore che fa l’ultima presa, si dice che “si è fatto
N.B.: Si è anche verificato un caso in cui un giocatore che aveva solo un punto alla fine della mano, ma che si è fatto
Il Verello attraverso i Secoli
La storia del Verello ha una tradizione millenaria. Sono stati ritrovati antichi reperti che lo testimoniano.
La famosa mummia Otzi (il realtà è Ozzy) è stata ritrovata dagli antropologi con un tronchetto di legno di
Anche gli Incas, gli Indii di america, solevano (e solavano) giocare a Budello. Il gioco era simile al Verello originale, ma si giocava tutti di spalle a P incas mezzi (il p greco non era ancora stato inventato), che corrisponde ad un angolo di circa 79°
Durante il Rinascimento il Verello tornò in voga nelle corti fiorentine ma portò a scontri violenti in città. Da una parte vi erano i Guelfi, che inneggiavano alla Briscola con Adriano, e dall'altra vi erano i Ghibellini, che reclamavano l'indiscussa sovranità del solo Verello. Walter il Magnifico, che all’epoca era anche un ottimo giocatore di basket medievale, mise tutti d’accordo, proclamando una festa cittadina lunghissima, una bisca ininterrotta di 3 mesi, che stremò i rivoltosi e placò gli animi più biscaioli. Alla fine della festa, nessuno volle più sentire parlare di carte...almeno fino al Natale successivo.
Il Gergo: il vero segreto del successo!
Il gergo del Verello è una vera e propria espressione di arte linguistica. E' il frutto di nobili ed aristocratiche menti che negli anni hanno coniato termini linguistici di un astrattismo metaforico neoclassico (non mi chiedete che significa) prossimo all'eccellenza. Il gergo si divide in due parti principali: "i modi di dire" e "le esclamazioni".
I modi di dire:
- Fare il pater familiae: avere il 3 piombo ad un palo ed, appena si è primo di mano, giocarlo prendendosi, da buon maschio italiano, le responsabilità dei propri gesti e delle proprie scelte morali.
- Fare il family man: avere il 3 accompagnato, ma giocarlo immediatamente per prendere (non primo di mano), come qualunque uomo che tiene alla propria famiglia è giusto che faccia.
- Sentirsi uno strano prurito anale: avere il Verello piombo e perdere ogni speranza di non prenderselo.
- Andare a stuzzicare: giocare senza minimo ritegno a bastoni cercando di far uscire un probabile Verello piombo.
- Accappotarsi: Prendere, in modo subdolo e malvagio, tutti i punti in gioco e fare cappotto, prendendosi gli insulti e le mazzate degli avversari iracondi.
- "Win the best!": che voi siate maledetti, vi auguro di prendervelo sempre e nel più doloroso dei modi!
- "Take Bedello!" o "Take Zebedei!": Oh caro compagno di gioco, è con lieto gaudio che ti faccio dono di un bel Traversone di 30 cm! Che tu sia benedetto, altrimenti questo dono rimaneva a me!
- "Qua si piglia!": Per dindirindina, che fortuna sfacciata! Ho l'occasione, che non mi farò sfuggire, di prendere pochi punti con una carta che pensavo mi condannasse ad una sicura presa di Verello, da tergo!
- "Nè!": Attenzione! Mi è arrivata una carta che mi farà fare un carico di punti!
- "Nèèèè!": Nooooo!!! Di nuovo! Carte maledette! Manneggia il cartaro...Mischia bene!
- "Nèèèèèèèèèèèèèèè!": Manneggia chi v'è muort!!! Non è possibile, una simile sventura non si è mai verificata! 3 carte di fila potenti e non posso manco andare a Cappotto, posso solo fare 20 punti!
- "E non ci faccio più a sto gioco!": Data la moltitudine di scartine che ho tra le mani, per me è praticamente impossibile essere deriso dagli altri!
- "Niente!": Cari compagni di gioco, la mano che sta per incominciare ve la contenderete solo voi, poiché io, dopo un attento esame radiografico delle mie carte, proclamo la mia più ferma convinzione a non voler fare nemmeno un punto e non posso nemmeno salvare il cappotto!
- "Salvate il cappotto!": Porgetemi tutti attenzione! Se non ve ne siete ancora accorti, un concorrente, in modo ambiguo e furbesco, sta cercando di accappottarsi a nostra insaputa! Presto, correte ai ripari, sacrificatevi, ahimè io non posso aiutarvi in questa impresa nobile!
- "Che muazz!":"Non ci si riesce a credere!!!Sono tre mani che voglio darti il Bedello e sono tre volte che tu con maestria e abili inganni, lo schivi e se lo prende Adriano!
- "Mamma mia!!!":Oh mia genitrice femmina, oh te che mi sgravasti, perché mi hai messo al mondo facendomi dono di una napoli a bastoni?
- "PEM!":"Non te lo aspettavi, eh? Ebbene si, io ti sbatto sto bel Bedello in faccia e te lo prendi pure!"
- "Segna!":Ehi tu, addetto al conteggio dei punti, non far finta di niente! Questa mano hai voluto provare a fare cappotto, bastardo, ed invece ti sei fatto solo 20 punti! Ed adesso devi adempiere alle tue funzioni di scribano e scolpisci sul marmo il suddetto punteggio, cosicché i posteri che troveranno questa indelebile prova della tua imperizia possano deriterti e venire a pisciare sulla tua tomba gridando: Abborto!!!
- "Uagliù, Posate!": Cari compagni di avventura, la fortuna mi arride! Debbo altresì informarvi che coteste carte donatemi dalla dea bendata mi permettono di dichiarare una prematura fine alla partita da noi giocata, sicchè vi invito tutti ad unirvi a me per un lauto festino, indi portate le vostre suppellettili, onde evitare che non vi sia carenza alcuna di forchette e coltelli per il pranzo da me così gentilmente offerto!
3 commenti:
Quando i giocatori guardando le carte
escalmano "ne" "neeeeee" "NEEEEEEEEEEEEEEEE" se non aggiungono altro vuol dire che hanno tutte le carte anche le picche e i cuori......
invece se esclamano dopo "ne" "NIENTE" significa che quella mano gli è andate bene.... e sono salvi...
per il momento.... ma sanno che il verello è sempre in agguato...........
C'è da aggiungere a quanto sopra che il giocatore che sia particolarmente propenso ad arretarsi, viene definito Retamen
saluti
Ozzy
NNNééééééééééééééééééééééééééééééééééééééééééééééééééééééééééééééééééééééééééééééééééééééééééééééééééééé
Ci voleva un blog di sì tale accademicità per insegnare ai neofiti la gustosa arte del prenderlo tra le natiche
NNNNè
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