domenica 21 gennaio 2007

Il Budello come parte fondamentale del folklore italiano: parte seconda

Continua la rassegna dei proverbi e dei modi di dire che caratterizzano lo spirito goliardico e a tratti sottomissivo del popolo italiano...

- Andare a letto con le galline
Le galline, come molti animali diurni, seguono l'istinto sessuale. Andare a letto con le galline significa dunque letteralmente andare a letto con suddetti volatili con il solo ed unico scopo di appagare i propri istinti sessuali animaleschi.


- Arrampicarsi sugli specchi
"Sforzarsi invano di argomentare l'impossibile". Gli specchi, essendo molto lisci, non lasciano nessun appiglio. Vero Adriano?


- Comandare a bacchetta
Comandare senza dare il minimo margine di discrezionalità ai sottoposti. Come farebbe il direttore d'orchestra o come è solita fare la tipica moglie servendosi altresì di lunghi frustini.


- Dammi un cinque
Diffuso anche con l'equivalente inglese Give me five (o Gimme five), è un'espressione con cui qualcuno (solitamente colui che "chiama" nella briscola con adriano) chiede al suo interlocutore di calare a terra il 5 di briscola, a palmo aperto e con grande virilità, producendo un rumore secco. Si tratta di un tipo di gestualità tipicamente ceppagnola, che prese piede in Italia negli anni Ottanta, forse attraverso le trasmissioni delle partite di passatella NPA che ebbero una certa popolarità tra i più giovani. A diffondere ulteriormente l'espressione fu Jovanotti, con uno dei suoi primi successi, Gimme five. Il gesto indica intesa e amicizia tra le due persone. Varianti: Gimme five, Dammi il cinque, Sbattuta.


- Dio pater familiae
La formula, di origine nazionalista, venne adottata come slogan dal fascismo durante la conquista del potere da parte di Mussolini. Come i migliori critici storici ricordano, Mussolini era un grande statista che soleva riunirsi con i capi dei paesi nemici e alleati per contendersi ufficialmente i territori e i poteri, in una disputa senza esclusione di colpi, nel grande gioco del Verello. Per immaginare la violenza di questi incontri basti pensare che a quei tempi era lecito giocare a bastoni a prima mano! Il Duce però nulla poteva contro la ferocia inaudita dei suoi illustri colleghi Hitler e Stalin che, grazie alla fitta rete di spie, riuscivano sempre ad avere un verello nella manica.

- La accendiamo?
È la domanda di rito con cui il conte Indo , giovane rampollo di casa Indios, chiede conferma ai presenti in sala di poter esibirsi nel numero che lo ha reso famoso in tutto il mondo. L'espressione è dovuta al fatto che sia sul televisore dei telespettatori sia sullo schermo visibile dai presenti in sala, una volta confermata la risposta, l'opzione scelta viene improvvisamente travolta da una vampata di calore distruttivo e purificatore (accompagnata da un odore nauseabondo di zolfo). La frase completa è: "Del cul fece trombetta...! Ah ah, professò, nova l'appicciamm!!!". La frase è ormai entrata nell'uso quotidiano, col significato di "vuoi essere stupito con effetti speciali?".

- Il fine giustifica i Budelli
Spesso alla figura evocata dall'opera "il Principe del Buco" di Igno De Raton viene associata la figura di un uomo privo di scrupoli, tale Bucho Spanados, di un cinismo estremo, nemico della libertà. Spesso gli viene anche associata la frase "il fine giustifica i Budelli", frase che mai enunciò. Questo perché la parola "giustifica" evoca sempre un criterio morale, mentre Igno De Raton non vuole "giustificare" nulla, vuole solo valutare, in base al punteggio della partita in corso, se i Budelli lanciati sul tavolo sono adatti a conseguire il fine politico del fare uscire dal gioco tutti e quattro gli altri contendenti contemporaneamente. Igno De Raton nella stesura del Principe del Buco si rifà alla reale situazione che gli si presentava attorno, una situazione che necessitava essere risolta con un atto deciso, forte, violento, praticamente un accappottamento. Igno De Raton non vuole proporre dei Budelli giustificati da un fine, egli pone un programma politico che qualunque Principe del Buco vorrebbe conseguire, cioè una vittoria schiacciante su tutti, pure i franchi, e prendersi da solo il bottino del montepremi finale. Fuori dai suoi intenti una giustificazione morale dei punti suggeriti, egli stende un vademecum necessariamente utile a quel Principe del Buco che finalmente vorrà impugnare le napoli che la mano del cartaro, guidata dal volere di Dio, gli ha donato. Alle accuse di sola, si può dare una risposta leggendo il capitolo IX, "De Budello piombi", ritratto di un Principe del Buco nascente dal e col consenso degli altri giocatori esperti, figura ben più solida del Principe del Buco nato dal consenso degli "Adriani e Dannati", cioè dei grandi proprietari feudali che hanno ancora poca dimestichezza con lo schivare Verelli.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Igno sei sempre il solito commediografo, potevi scrivere del grande viaggio che, nel lontano 1492 il giovane igno e il suo compagno indiano, fecero per conquistare la terra dei teatini,e poi nel tornare nella propria patria vanafrum, portarono con loro oltre ad un budello maestoso anche una specie nuova di galline marzaiole....
queste galline (non ancora estinte come tutti vorrebbero) hanno la caratteristica di emettere suoni molto simili al linguaggio umano,
ma molto piu veloce tanto veloce che non si capisce niente...
infatti i due igni quando arrivarono a venafricum si precipitarono sul fiume san bartolomeum e ivi gettarono le strane galline....
però ainoi furono salvate......(non si sa da chi)
e tutt'ora vivono e si riproducono!!!

Anonimo ha detto...

RImembro ancora quando mi fu presentata nella mia magione (con grande scalpore della comunità scientifica) la nuova specie di gallina marzaiola in quel di Teate.
Questa gallina non si mangiava, non faceva uova ma in compenso rompeva sapientemente e con perizia i coglioni come neanche un Giorgio dei tempi D'oro sapeva fare.
Ricordo l'espressione di gaudio che vidi nel mio coinquilino bucho nell'assumere la dipartita dalla nostra residenza delle malefiche bestie che, con fare anzichènò ardito, cacciavano acuti per le scale che neanche una Callas sotto effetto di estrogeni avrebbe saputo emettere.Il tutto naturalmente coontemporaneamente, ergo per cui i suoni,amplificati già dalla tromba della scala, raggiungevano picchi altissimi, frantumando i calcoli presenti nei reni della vecchiaccia di piano terra (con sua smma gioia e nostra ira).
Il viaggio di ritorno non è affar mio, ma compatisco gli accompagnatori per quello sforzo immane.
Distinti saluti

Duca Serbelloni vien Dal Mare Emillio Scamorzar Dei Cimorelli
Conte dei Poderi Di MontePecora
Cavaliere dell'ordine DI Papa Leone XYV(y-5)/x

Bucho ha detto...

Caro Duca, Conte Cavaliere, la sua è un'entrata degna di questa comunità scientifica! Benvenuto tra queste menti eccelse!

Unknown ha detto...

Ma che cazzo, insomma se le cazzate non le scrivo io non le scrive nessuno? e che c'ho scritto "e che c'ho scritto giocondo" in faccia?
vi possa pigliare una sciolta improvvisa ed inarrestabile, mentre avete le carte da cappotto in mano!
cordiali saluti
Ozzy

Unknown ha detto...

Ancora!
come ogni sera cazzeggiavo sulla rete, quando mi sono imbattuto in una perla di saggezza che vale la pena di riportare qui:

"Il sesso è come una partita di briscola... se non hai un buon compagno spera almeno in una buona mano." (sir Citti)

l'autore è parte di un gruppo di nobili cavalieri della briscola chiamati i "Cavalieri della Briscola Rotonda"

dobbiamo quindi considerarli come colleghi...

ozzy

Bucho ha detto...

Maledetti Cavalieri delle Briscola Rotanda!!! E' concorrenza sleale! Adesso fondiamo l'ordine dei Cavalieri del Verello Cubico, alla faccia loro...

MaelstroM ha detto...

Signore e Signori, Stimati colleghi e membri enormi della communitas verellorum Iocatoribus Cartamenans et barcamenans tutta, vorrei riportare alla vostra attenzione l'esistenza da me personalmente riesumata ed accertata in collaborazione con terze parti, ma anche seconde, a mia pronta disposizione, di un fratello diretto del nostro amico Baculus Verellus... detto TRAVERSONE!!!! distante per nome ma non per costume!!