mercoledì 14 febbraio 2007

...perchè in fondo una salita è una cosa anche normale...

Questo Blog è nato soprattutto per far ridere e farci ricordare in un futuro le cose più divertenti che ci sono capitate. Ma è proprio per ricordare, stavolta una persona che non mi ha fatto ridere, ma emozionare e piangere, che ho deciso di regalare un pensiero al mitico Pirata, che ci lasciava proprio 3 anni fa esatti, ci lasciava con tutti i suoi ricordi e i suoi dolori, con le sue imprese e le sue sconfitte. Il povero Panta non è riuscito a sopportare il dolore dell'umiliazione, non è riuscito a sopportare un dolore immenso, il dolore di tutti quelli che lo hanno spinto su per le salite, come a pedalare insieme a lui, quando lo guardavano seduti davanti alla Tv o aspettandolo ai lati delle strade: quel giorno è come se ci abbiano fermato un po' tutti insieme a lui per colpa di quel maledetto ematocrito. Perché Pantani era tutti noi, per questo era speciale, era come se quando lui soffriva, soffrivamo noi, quando lui cadeva, cadevamo noi; ma lui si rialzava sempre e vinceva sempre alla fine, come l'eroe buono dei film...e vincevamo anche noi con lui. Forse pochi possono capire, ma c'è la gioia vedere la propria nazionale trionfare nel campionato del mondo di calcio, c'è la gioia di vedere la Rossa sfrecciare con Schumy in vetta al mondo dopo 20 anni, ma vi assicuro che avrei scambiato queste vittorie per rivedere ancora Marco buttare via la bandana, staccare tutti in salita e vincere da solo, come a voler lasciare tutta la sfortuna e le cose brutte della vita dietro di se...ma lasciando tutti noi dentro di lui.
Marco Pantani vorrei ricordarlo così, quando ci insegnava che nella vita bisogna non arrendersi mai, perché per chiunque una salita c'è sempre e sembra non finire mai...ma è lassù che devono cercare di arrivare tutti, che siano campioni scalatori o che siano uomini normali...e se lui lo ha dimenticato, questo non dobbiamo dimenticarlo anche noi...

Io sono un campione questo lo so
è solo questione di punti di vista
in questo posto dove io sto mi chiamano Marco

Marco il ciclista

Ma è che alle volte si perde la strada

perchè prima o poi ci son brutti momenti

non so neppure se ero un pirata

strappavo la vita col cuore e coi denti

E se ho sbagliato non me ne son reso conto

ho preso le cose fin troppo sul serio

e ho preso anche il fatto di aver ogni tanto

esagerato per sentirmi più vero

E ora mi alzo sui pedali come quando ero bambino
dopo un pò prendevo il volo dal cancello del giardino

e mio nonno mi aspettava senza dire una parola

perchè io e la bicicletta siamo una cosa sola

Mi rialzo sui pedali ricomincio la fatica

poi abbraccio i miei gregari passo incima alla salita

perchè quelli come noi hanno voglia di sognare

io dal passo del Pordoi chiudo gli occhi e vedo il mare

e vedo te e aspetto te

Adesso mi sembra tutto distante
la maglia rosa e quegli anni felici

il giro d'Italia e poi il tour de France

ed anche gli amici che non erano amici

Poi di quel giorno ricordo soltanto

una stanza d'albergo ed un letto disfatto

e sono sicuro d'avere anche pianto

io sono sparito in quell'attimo esatto

E ora mi alzo sui pedali all'inzio dello strappo
mentre un pugno di avversari

si è piantato in mezzo al gruppo

perchè in fondo una salita è una cosa anche normale

assomiglia un pò alla vita devi sempre un pò lottare

Mi rialzo sui pedali con il sole sulla faccia

e mi tiro su gli occhiali al traguardo della tappa

quando scendo dal sedile sento la malinconia un elefante magrolino

che scriveva poesie

solo per te solo per te

Io sono un campione questo lo so

come tutti aspetto il domani

in questo posto dove io sto chiedete di Marco

Marco Pantani

(Stadio)

Ciao Marco...
e adesso torniamo a noi e ai nostri budelli...

P.S.: Tanti auguri al nostro Indio che è diventato un indiano ventisettenne...

12 commenti:

Unknown ha detto...

e sulla gazzetta neanche un trafiletto...
hai fatto una cosa bella, walter: bravo.

Ozzy

MaelstroM ha detto...

è cosa buona e giusta... come mordeva lui l'asfalto con muscoli di carbonio e resine gommate, nessuno mai... per citare un rattristito compagno universitario: "ciao pirata, mandaci qualche tuo gregario dal tuo vascello in cielo..."

un saluto a tutti, VVB

Anonimo ha detto...

beh mi devo scusare con la gazzetta.
il trafiletto c'e'. potenza del fuso orario...

Ozzy

Anonimo ha detto...

Grande Walter!! è stato carino ricordare il grande Pirata!!! Lui ci ha insegnato tanto: a raggiungere le mete con tutti gli sforzi possibili...Peccato che abbia mollato alla fine.

Loredana

Anonimo ha detto...

Be cosa dobbiamo dire dopo queste belle parole.......non c'è niente da dire..........grazie................

Anonimo ha detto...

su Pantani, dico viva walter... e si, con un solo attimo ci ha insegnato tanto e, a chi dopo di me, ha detto tanto con un solo gesto. bravo walter

'ngul a mammta ha detto...

Io non sono mai stato un appassionato di ciclismo, e questo voi lo sapete, ma quella sera che eravamo in macchina io Wally e Pasquale, tornando dal Bingo, mi ricordo che mi si gelò il sangue a sentire la notizia per radio in macchina... Mi sembra una cosa così crudele che un ragazzo, purtroppo dal carattere debole, abbia subito tanto umiliazioni, tante manipolazioni per poi morire solo... Cazzo: potrebbe succedere a chiunque e non mi sembra giusto.

Bucho ha detto...

Un grazie a tutti per i complimenti e per l'affetto che avete dimostrato, anche per i commenti aggiunti, dal vascello pirata di Damien a quest'ultimo di Atry...sono sicuro che non sono manifestazioni di buonismo anche perché vi conosco bene e sono che siete i tipi...a proposito di Atry, mi hai fatto ricordare che quella sera quest'ultimo doveva essere più spanato del solito, poiché poco prima aveva centrato finalmente un tanto sospirato bingo dalla esorbitante cifra di 21 euro che ovviamente avremmo riperso fino all'ultimo centesimo in pochi minuti...e proprio mentre eravamo in macchina a cantare una famosa canzone di Dionne Warwick, I say a little prayer (sembrava fatta a posta...) modificata per l'occasione per farci ricordare che ogni volta che andiamo al bingo prendiamo legnate ai reni, arrivò la funesta chiamata di un Ozzy del malaugurio con la funesta notizia...vabbè giusto per sdrammatizzare, chi mi conosce veramente capirà...

Anonimo ha detto...

eh volevo dirlo proprio io che purtroppo ero stato io a dirvi della notizia... e prima avevo pure chiamato a casa tua perche' non rispondevi e siamo stati 5 minuti io e tuo padre come due cretini senza parole a sentire il telegiornale... che giorno di merda quello...

ozzy

Anonimo ha detto...

scusate, Ozzy ma ti ricordi che quel giorno de 14 febbraio festeggiavo il mio 24 compleanno.
non potevi aspettare un giorno?
oppure c'è lo facevi scoprire da soli?
grazie Ozzy.

Unknown ha detto...

caro Indio, vedi che io quel 14 febbraio mi sarei aspetato di tuto fuorchè chiamare a walter per dirgli che era morto Pantani... tu devi sapere che quando ho sentito quella cosa la, sono stato 10 minuti a cambiare canale a cercare anche solo uno che dicesse: "Notizia falsa della morte di Pantani: è tutta una bufala". ma quando ho capito che nnon era così, non sapevo che cazzo fare, e allora mi sono ricordato che forse walter poteva saperne di più... ma non farmici più pensare, che è meglio

Ozzy

Anonimo ha detto...

Sei proprio un Ozzy Informatore!!!!!