domenica 4 febbraio 2007

L'eterno ultimo esame di Bucho

L'intrepido Bucho aveva dormito serenamente tutta la notte, sicuro dei pochi punti fatti il giorno prima, e si presentò spavaldo al cospetto degli altri due partecipanti della mano finale del Torneo di Budello Universitario, il professore di Tecnica ed il suo assistente, entrambi a 30 punti. Quest'ultimo incominciò a mischiare nervosamente le carte; sapeva che Bucho era un tipo dal bucho spanato, e che se la mano era buona, ma veramente buona, diciamo da farti esclamare "Nèèèèèèèèèèèèèèè!", era capace di fare cappotto anche al Signore dei Budelli.
Bucho smazzò il mazzo e in silenzio attese come sua abitudine che il cartaro finisse di dare tutte le carte. Nella sua mente gli svolazzavano ancora i Bedelli del giorno prima, quando gli altri concorrenti cadevano sotto i colpi spietati del professore e del suo assistente, i quali sembravano in combutta tra di loro; e ripensava ad i suoi errori, alcuni gravi, alcuni meno...ma soprattutto pensava ai suoi 49 punti ed ai 2 punti che lo separavano da una fine annunciata.
Quando l'assistente finì di dare la carte, Bucho le prese e le guardò tutte insieme: non erano carte nè da cappotto nè da non ci faccio più a sto gioco...erano carte da prurito anale!
...
Mancavano tre giocate alla fine. L'assistente lanciò sul tavolo l'8 Bastoni, intuendo che qualcuno avesse il Verello semipiombo. A Bucho gli si gelò il sangue nelle vene emorroidarie: Sbudellare o prendere con il 2 Bastoni? Il professore non deva segni evidenti di difficoltà, era un'uomo tutto di un pezzo, di un pezzo di merda, ma nascondeva un mortale segreto: il 3 Bastoni piombo! Bucho si prese 5 minuti per pensare, si fece i suoi conti e pensò alla sua infanzia felice di quando sognava tronchetti volanti ovunque...poi fece una scelta che avrebbe maledetto per tutta la vita e senza dire niente, lanciò il 2 Bastoni sul tavolo. Il professore, deluso dalla sua giocata e conscio della sua superiorità, lo guardò dritto negli occhi e gli fece segno di no con la testa. Poi scaraventò il 3 Bastoni sul 2 esclamando: "Nèè, qua si piglia!". E con rapidità fulminea levò la sua presa dal tavolo e rigiocò immediatamente il 5 spade. Bucho percepì che quello strano prurito anale, che gli era comparso non appena aveva visto le carte all'inizio della mano, stava diventando un incalzante bussare al suo orifizio. Il 7 spade che aveva in mano era il suo boia che lo guardava ridendo. Ma Bucho non si arrese e volle attendetere la giocata dell'assistente. Quando questi sghignazzando mise il 4 spade, non sopra, ma sotto al 5, come segno di derisione, gli occhi di Bucho diventarono come quelli del malato di cuore di Holly e Bengi, quando aveva i suoi infarti multipli durante la semifinale contro la New Teem, partita passata alla storia per essere durata circa 6 ore e 45 minuti, con il primo tempo di 2 ore e il secondo di 4 ore e 45 minuti! Ma Bucho che era intrepido, ma non illuso, mise il 7 spade esclamando: "Tutto a me!"; e dopo, menando il Budello piombo sul tavolo, si alzò e disse al prof:"Questa volta è stato fortunato, ma la prossima volta non sarà così...uomo avvisato mezzo ammazzato, parola di Spirito Santo!"

To be continued...tant volt ancor!

16 commenti:

redcloud ha detto...

Noooooo! Tutti i nostri allenamenti non sono serviti! Nnnnè dobbiamo aumentare la dose allora, devi diventare una macchina da guerra dispensatrice di morte e verelli! Non so perchè qualcosa mi lascia pensare che quando hai calato il sette hai pensato "manneggia chi t'è muort!". Mitica la citazione di Holly e Benji. Per la prossima partita ti devo rifare il rivestimento in amianto all'orifizio.

Bucho ha detto...

Fammelo bello resistente nel tempo che mi sa che il torneo è lungo...

Unknown ha detto...

Non c'è che dire, il nano malefico (come viene indicato quel losco individuo nei salotti che contano) è uno dei più forti giocatori di budello che si conoscano sulla terra, le sue tattiche a volte semplici, a volte così complicate che manco lui ci capisce un cazzo. Si dice che sia al pari livello del poco citato squalo de Maria (detto squalo perchè aveva l'abitudine di divorare il bracco dell'aversario a fine partita). Altresì, pare che sia stato uno degli alunni de Il Pinnen, famoso giocatore ora prossimo alla pensione. Tuttavia, caro bucho, con perseveranza e tanto (ma tanto) culo, potrai portare a casa la partita, te lo dice uno che ha vinto contro il nano a prima botta (sebbene me l'abbia fatta sudare il basterco: per due punti ho vinto!).

Ozzy

Bucho ha detto...

Si, mi ricordo la tua partita con il Nano Malefico, c'ero anch'io ad assistere. Mi ricordo che nell'occasione mi pregasti affinché io non assistessi allo scontro, poiché un altro tuo amico, alla visione di un'altra tua cruenta partita con la fortissima giocatrice Di Marzio, una delle poche donne che conoscono bene l'arte di dare il bedello anziché riceverlo (anche perché ci vuole un bel coraggio a darglielo), rimase scioccato dalla violenza e dal sangue che schizzava dalle tue natiche durante la partita e da allora rimase sotto shock ed è ancora ridotto a vegetale. Io, nell'occasione, mi nascosi dietro la porta a spiare in silenzio, contro i tuoi ordini...e devo dire che nonostante avessi giocato benissimo, il Nano trafficò con i punti di altri due giocatori, in quell'occasione ricordo erano donne (anche perché chi se le scorda, soprattutto quel patanone che sai tu) e nonostante tu avessi fatto 5 cappotti di fila, inspiegabilmente vincesti solo con 2 punti di scarto. Ma non c'è da meravigliarsi: nel Torneo Universitario ho visto anche di peggio...

Unknown ha detto...

si mi ricondo, Io mi ricordo (come diceva mastroianni, un noto esponente dell'Arte recentemente scomparso, fortissimo nel ricordarsi tutte le carte uscite, anche quele di quadri e di fiori)... purtroppo il torneo dell'università non è cosa per deboli di quore (col la q perchè fa più chic)

ozzy

MaelstroM ha detto...

in questo caso un solo commento vale la pena di pubblicare (con due bi che l'italiano è importante) ed è il seguente:

"... quattro e tre otto... che culo..."

il tutto chiaramente riferito a quel tenero tattolo che chiamate affettuosamente (nel senso che vorreste farlo a fettine e mangiarlo magari arrosto in un panino del caro e mancante paninaro) il Nano Malefico... e allora si dice:

"vaffanculo tu la tua attività di merda la tua villa di merda ci hai rrotto i coglioni vaffangulo Vi AA Effe AA Ngulooooooooo!!!"

così disse il profeta...

Under a Red Sky ha detto...

NON FA NIENTEEEEEEE
TANTO NON CI LAUREREMO MAIIIIIIIII
SEMPRE QUIIIIIII
A CHIETI SCALOOOOOOOOOOOOO
IO E TEEEEEEEEEE(antonio se ne va con antonella a vivere..forse)
FINOOOOO
ALLA PENSIONEEEEEEEEEEEEEE
CHE MANCO CI DANNOOOOOOOOOO
PERCHé NPN LAVORIAMOOOOOOOO
SE NON CI LAUREIAMOOOOOOOOOOOOO
E QUINDIIIIIII
SEMPREEE QUIIIIIIIIIIIII
A CHIETI SCALLLLOOOOOOOOOOOOOO
IO E TeEEEEEEEEEEEEEE

(tratta dall'hit "La vita va bene finchè il senso del cuore trascendentale non trasuda dall'anima spaziatrice al di fuori della medesima"
dei Scalo's Bois)

Unknown ha detto...

grandi scalo's bois! mi ricordo sempre con piacere che fui sul punto di comprare la loro ulltima compilescion dal titolo "ma che cazzo stiamo facendo?", introspezione del tempo trascorso in sala di incisione, ma poi optai per il classico "Cornetto e cappuccino", hit della Sambuceto big bend of bastards. che musica, ragazzi!

ozzy

Bucho ha detto...

Ottima musica anche quella dei Sambuceto, peccato che con il successo si siano imbastarditi ed adesso la loro musica è solo per vendere, come lo dimostra il loro ultimo singolo, "Cornetto e cappuccino all'Ipercoop" che verrà incluso nel prossimo loro album in uscita a marzo, "Venite a trovarci all'Auchan!"...
Comunque vorrei citare un'altro grandissimo successo degli Scalo's Boys, "E' sempre martedì", una canzone leggermente autobiografica che parla della triste storia di due studenti universitari senza macchina a Chieti Scalo, che aspettavano con impazienza tutta la settimana che il loro calvario finisse, ma inspiegabilmente ogni volta che si chiedevano che giorno fosse, la risposta era sempre quella: martedì.
"E' sempre martedì
e noi siam sempre qui,
è sempre martedì
e siamo ancora qui..."
Versi di una cruda poesia, arte allo stato brado, nella quale si evince il filone melanconico degli autori oltre alla totale mancanza di fantasia linguistica. Per gli accordi di chitarra dovete chiedere all'altro autore dell'opera perché io non ci capisco un cazzo, sono solo il paroliere, la vera mente della band...e che mente!

Anonimo ha detto...

Purtroppo con le metafore verelliane non me la cavo granchè, essendo neofita del genere... cmq devo ammettere che sono rimasta affascinata dai vostri racconti e me ne sto qui davanti allo schermo a sorridere con una smorfia alla gioconda tonda tonda e mi chiedo: ma 'sti soggettoni che si calano? supposte? come bucho insegna, non si pigliano per os ma per kiul! ciao!

Bucho ha detto...

Aahahaha, brava Terry, vedo che hai carpito subito lo spirito verelleggiante del blog...tu che hai assistito alla cruenta battaglia e avrai ben notato che io, per il kiul, ho preso ben altro che compresse o supposte...ahimè! E non ce uno senza due!!!

Under a Red Sky ha detto...

Gli accordi di "è sempre martedì" sono i più tristi esistenti sulla scala cromatica, cose ke masini in epoca furente schifava altamente perchè troppo malinconici!Si va da un MI minore --2 ad un la/fa- 7.Sono accordi vietati dalla convenzione di ginevra poichè usati per torturare spie nemiche..

Bucho ha detto...

...e chi sopravviveva alle torture e riusciva a scappare, poi finiva che si suicidava anche a distanza di molti anni...

Unknown ha detto...

oppure moriva per derisione verbale

Ozzy

Anonimo ha detto...

fantastico sto torneo di budello.
comunque sono contenta di non esserne più una possbile giocatrice..... perchè i prof hanno sempre un asso nella manica segreto.
perciò preferisco altri giochi che quello dello sbudello!!!
dai bucho non te la prendere la prox volta sarai il vincitore!!!!

Bucho ha detto...

Non ti offendere ma mi sto grattando l'impossibile...!